Sempre nell’intenzione di essere utili ai colleghi, ecco alcune indicazioni assortite, che derivano in parte dalle molte domande che ci arrivano via mail, ed in parte dalla osservazione del ”mondo” che ci circonda.

PROGRAMMA ECM: è vero che è stato emesso uno ”sconto” formativo sul debito triennale (si scende a 100 crediti per il 2020-2022) ? Sì, col Decreto Rilancio si passa da 150 a 100 crediti ECM nel triennio:… ”ma che cosa succede se non maturo i crediti previsti? ” In buona sostanza, niente o quasi. La risposta normale, di un Paese normale, dovrebbe essere ovviamente un’altra. Oppure diciamo -fra di noi – che se non ti aggiorni questo non va molto bene; ma più praticamente diciamo che, se sei uno che ha raggiunto un ”equilibrio” professionale e non hai obiettivi in vista, in pratica non ti succede niente. Infatti, le mitiche ”sanzioni” indicate dallla legge 229 del 1999, quella che introduce l’ECM in Italia, non sono mai state prodotte.

Vero è che, a seconda di dove eserciti la professione, la partecipazione al programma ECM può rientrare nelle valutazioni di performance, nelle graduatorie per le selezioni interne ecc: ma questo riguarda le singole organizzazioni di quel luogo.

MA PER I GIOVANI, a chi invece cerca ”un posto al sole” (concorsi) il suggerimento di fare TANTI CREDITI ECM è ovvio. Prendiamo l’esempio dei colleghi che si sono laureati nella sessione di Febbraio 2021. Secondo la norma, il loro obbligo di partecipazione al programma nazionale ECM decorre solo dal 1° gennaio successivo. Bene. E se nel frattempo esce un concorso, che tipo di curriculum presentano? Paginate di CV con sopra scritto ”volontario Pubblica Assistenza di Pescasseroli”….”bagnino stagione 2017 Stella Maris”…o ancora ”diplomato conservatorio clavicembalo ” (complimenti, strumento difficile)… Tutte cose che purtroppo valgono ZERO per questo genere di competizioni (eh sì, perchè un concorso è una gara fra colleghi, alla fine…)

Il suggerimento, per chi deve fare un concorso nella P.A. (Pubblica Amministrazione: la ASL) è di fare crediti ECM, corsi possibilmente gratuiti FAD (se ne trovano: ci sono quelli della Federazione e da qualche settimana è attiva anche la nostra piattaforma on line, che offre agli iscritti spezzini eventi ECM gratuiti: basta registrarsi su https://opispezia.salavirtuale.com/ )  A causa della necessità di partire in fretta, ci sono già disponibili due eventi ”aggiornati” su argomenti già trattati in passato, ma nei prossimi mesi avremo altri argomenti e altri corsi.

La graduatoria, tornando ai concorsi, viene ”mossa” solo dalla anzianità di servizio, dai crediti ECM, o da master post laurea (anche in questo caso un suggerimento per chi deve fare un concorso: è vero che mentre fate un master non avete l’obbligo di partecipare al programma ECM perchè state maturando CFU; ma se acquisite ANCHE crediti ECM, e poi li presentate insieme al master, fate di certo più strada, nella graduatoria…) Se poi siete molto bravi e pubblicate qualcosa (di professionale, naturalmente), su riviste indicizzate anche questo porterà punteggio.

COPERTURA ASSICURATIVA: chi segue le cronache noterà che sono sempre più frequenti le contese legali fra curanti e curati. Da anni le responsabilità professionali delle professioni sanitarie -tutte- sono cresciute notevolmente, mentre non sono assolutamente aumentate parimenti le retribuzioni: lo sappiamo molto bene. Fra le professioni sanitarie più coinvolte chiaramente l’infermiere, dopo il medico, che è spesso chiamato in causa per la natura stessa dell’attività e per le coordinate normative di riferimento.

Che fare? Possiamo anche lamentarci tutto il giorno, ma se poi c’è una denuncia che in qualche modo ci viene a coinvolgere è certamente meglio avere una copertura assicurativa. Come non tutti ricordano, i datori di lavoro non rispondono delle responsabilità individuali del professionista dipendente, quantomeno non su tutta la sterminata ed infinita gamma delle possibilità di coinvolgimento. Oggi molte organizzazioni sindacali offrono con la tessera una copertura per chi è iscritto; per tutti coloro che vogliono verificare i contenuti di altre polizze di copertura professionale progettate per gli infermieri ricordiamo la presenza sulla nostra home page di ben cinque brokers (compreso quello della FNOPI) a copertura della responsabilità professionale dell’infermiere (polizze specifiche, quindi).

TASSA ANNUALE, OBBLIGO DI PEC: una volta per tutte ricordiamo che a noi, personalmente, come colleghi infermieri e come individui non fa nessun piacere passare ore in ufficio a fare questo genere di attività per l’Ordine. Ma è una questione di responsabilità: se hai una certa responsabilità su una qualunque cosa la devi esercitare, o sarai chiamato tu a spiegare perchè non l’hai applicata, eccetera. Vediamo insieme queste novità.

I bilanci dell’OPI dallo scorso ottobre non sono più preparati e valutati solo da colleghi  (comunque operazione al tempo perfettamente in regola con la norma vigente) ma vengono ”certificati” da un Presidente esterno alla professione, ed iscritto all’Albo dei Revisori dei Conti. Di conseguenza, se a bilancio sono inserite (ipotesi) cifre d’ingresso pari a 100 talleri, si deve vedere entrare 100 talleri, oppure dimostrare che si è cercato di recuperare i 100 talleri previsti nelle forme previste dalla Legge. Stiamo cancellando, in queste settimane, iscritti che non rispondono alle previste comunicazioni di sollecito al pagamento del dovuto (Regolamento sul sito) . Ricordiamo che un iscritto che non paga è un problema per tutti gli altri (tipo, per chi è pratico, quanto accade in un condominio con un proprietario inadempiente alle comuni spese) poichè FNOPI le sue competenze annuali, su quell’iscritto, le chiede comunque: quindi un collega che non paga non porta entrate, ma comporta solo uscite.

Questione PEC: soltanto in una Paese come il nostro si decide, in mezzo a una pandemia, di imporre improvvisamente dopo 11 anni una Legge che era abbastanza disattesa. Con la PEC è andata così e, in forza della Legge 11/9/2020, n. 120, adesso chi è iscritto in un Albo professionale (qualsiasi, non solo l’OPI spezzino; ma anche in quello degli Architetti o in quello delle Ostetriche) e NON ha una PEC attiva è – secondo questa Legge- a rischio SOSPENSIONE dall’ordine professionale. E di conseguenza, anche dal lavoro: in mezzo, appunto, a una pandemia. Ora, lo scorso anno noi non potendo conoscere l’arrivo della Legge, non avevamo a bilancio le cifre per acquistare le PEC; in ogni caso il 75% dei nostri colleghi ha già attivata la PEC e li ringraziamo per avere compreso che non eravamo noi a stressare al riguardo. Adesso, a questi colleghi che si sono messi in regola , a coloro cioè che già hanno aderito alla richiesta della norma, daremo noi nei prossimi mesi una PEC a spese dell’OPI, casella che verrà ogni anno rinnovata. Per chi invece ancora non ha attivata la PEC la forte raccomandazione è di attivarla QUANTO PRIMA, perchè di fatto si trovano in una condizione di irregolarità dichiarata (dalla legge citata, non da questo ente: che deve recepire il dettato della norma)

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