Ci arrivano segnalazioni di grande impegno dalle strutture dei nostri Pronto Soccorsi; anche testimonianze positive, che qui riportiamo. Al tempo stesso, non sembrano arrivare interventi aziendali tesi ad alleggerire la pressione sugli operatori e sulle strutture, pressione che espone i malati e gli utenti a notevoli attese. Ogni giorno sono numerosi i pazienti, già valutati e quindi destinati al ricovero, che restano a lungo nei locali del PS, in attesa che si liberino i posti letto per loro. Abbiamo chiesto, su un nostro contributo, ancora una volta quelle modifiche organizzative ”di buon senso”, in risposta a un esponente sindacale che chiedeva assunzioni, riducendo il tutto a un problema (che non c’è) di personale mancante. Se le assunzioni sono sicuramente sempre una azione positiva, il problema del PS spezzino non è certo nelle dotazioni dei professionisti, ma nella logistica dei locali; nella carenza assoluta di posti letto, cosa che è dimostrata dai ritardi dei ricoveri ”per carenza di posti letto”; nelle modalità di gestione dei casi in attesa, dove le persone con impegno importante stazionano con chi ha patologie molto minori, o improprie per un PS.
La nostra nota è stata, dopo poche ore, riscontrata da ASL 5, ma ci pare che il riscontro non sia stata esaustivo, e lo abbiamo scritto sul social della testata (Città della Spezia) che ha pubblicato il nostro comunicato e la ”smentita” (se così possiamo definirla) di ASL 5.
Qui il link alla nostra nota: https://www.cittadellaspezia.com/2024/09/16/ordine-infermieri-disagi-pronto-soccorso-e-evidente-che-i-posti-letto-non-sono-abbastanza-563235/
Qui la replica di ASL 5: https://www.cittadellaspezia.com/2024/09/16/iper-afflusso-al-pronto-soccorso-asl5-replica-allordine-degli-infermieri-attivate-strategie-per-alleggerire-la-pressione-563282/
E, infine, qui il nostro commento alla nota di ASL 5: