Da tempo denunciamo, come Ordine delle Professioni Infermieristiche della Spezia, la situazione di crescente rischio nelle strutture sanitarie; in particolare sono aumentate le tensioni e le aggressioni verbali nei confronti di sanitari di varie qualifiche: ma chiaramente i fatti coinvolgono spesso colleghi Infermieri, visto il noto concetto di chi, più di altri, riveste ruoli ”da prima linea”, e lo fa con scarsi ritorni nel riconoscimento dell’impegno e dei rischi.

Detto questo, sono stati tanti i nostri richiami a una maggior attenzione al fenomeno delle aggressioni, ormai una emergenza nazionale, e che ha visto molti soggetti chiedere una maggiore attenzione anche alla Politica; la cosa ha portato al varo di una nuova legge della Repubblica , la 113/2020 che inasprisce le pene verso chi aggredisce un sanitario in servizio.

Qui una delle nostre frequenti prese di posizione del recente passato, relativa a un caso accaduto a Sarzana (SP) in una degenza medica:  www.nurse24.it/infermiere/attualita-infermieri/la-spezia-infermiera-aggredita-cade-e-sbatte-la-testa.html

In particolare, nel Pronto Soccorso spezzino si sono avute alcune situazioni difficili, al punto che dopo i nostri ulteriori richiami sui media, relativi al ritorno della presenza di Forze dell’ordine in ospedale (il posto di Polizia all’ospedale S. Andrea del capoluogo è vuoto da anni) siamo stati contattati dal presidente della III Commissione del Comune della Spezia, Fabio Cenerini, che ha voluto audire, di fronte al Consiglio Comunale, il nostro presidente:

www.comune.laspezia.it/export/sites/SPEZIAnet/Comune/Consiglio/Convocazioni_Commissioni/2021_convocazioni-commissioni/Convocazione-seduta-III-Commissione-Consiliare-24-novembre-2021-ore-1530.pdf

A seguito di questa iniziativa si sono quindi avuti ulteriori sviluppi; il Comune ha disposto l’invio di pattuglie di Vigili Urbani in ospedale in accordo con ASL 5, ed il Prefetto ha chiesto collaborazione al Questore per poter avere frequenti passaggi delle pattuglie di Carabinieri e Polizia dello Stato davanti alla sala d’attesa del PS, che ha visto episodi di tensione e conflitti fra persone in attesa e operatori della Sanità.

Abbiamo anche avuto la ulteriore possibilità di chiarire il nostro punto di vista in questo contributo, a precisazione di alcuni passaggi pubblicati sui media locali.

www.cittadellaspezia.com/2022/01/31/aggressioni-verbali-e-fisiche-al-personale-ospedaliero-di-asl-5-trentuno-segnalazioni-in-un-anno-429277/

www.cittadellaspezia.com/2022/02/01/punto-della-polizia-di-stato-in-ospedale-opi-e-vuoto-da-anni-chiesta-la-riapertura-anche-al-prefetto-429407/

Una cosa che ricordiamo ai colleghi è che, in caso di aggressione, è utile presentare segnalazioni in forma ufficiale e, se la cosa è stata grave (contatto fisico, ecc), va presentata anche una querela (possiamo essere di aiuto con i nostri consulenti legali a favore degli iscritti): il fenomeno è odioso, ed anche se un cittadino ritiene di avere subìto un torto (cosa che con i limiti e i difetti dei nostri sistemi sanitari si può certamente verificare, purtroppo) ha la facoltà ed il diritto di avanzare richieste e segnalazioni in ASL, e non solo: ma aggredire chi sta lavorando per la salute degli altri non è tollerabile, non è mai giustificabile.

Lo scontro non può, nè deve essere, fra chi si trova in una situazione molto simile, pur con ruoli differenti.

In questa occasione, quindi, desideriamo ringraziare tutte le istituzioni, ed i loro rappresentanti, che hanno ascoltato le nostre richieste e hanno collaborato, in momenti complessi e difficili per tutti.

Si tratta di una prima serie di iniziative che riteniamo buone, concrete.