Nel corso del 2019, nella ”consueta” routine, la Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO- World Health Organization), proprio per il ruolo ricoperto dagli infermieri nel mondo, aveva scelto di indicare il successivo 2020 come l’anno internazionale dell’infermiere: lo ha deciso infatti ben prima dello scoppio della pandemia da Coronavirus e, con i suoi partner (Consiglio internazionale degli infermieri- ICN, Nursing Now, Confederazione internazionale delle ostetriche, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) non solo ha celebrato il lavoro di infermieri e ostetriche, ma ha anche evidenziato le difficili condizioni che devono spesso affrontare.
Qualcosa che stiamo toccando con mano in questo difficilissimo periodo di emergenza sanitaria,per il quale si sono moltiplicati i messaggi che riguardano la professione, nell’ottica di un miglioramento complessivo dell’assistenza a livello di tutti i Paesi.
Oggi più che mai gli infermieri assicurano cure professionali a tutti in ogni settore d’impiego: sempre. E per questo gli infermieri vanno rispettati e considerati come meritano. L’Ordine provinciale degli infermieri della Spezia si associa ad una battaglia di dignità, secondo i punti chiave dell’Oms: rafforzare l’assistenza per raggiungere la salute di tutti, rafforzare la leadership e l’influenza degli infermieri per migliorare i servizi sanitari, impegnare volontà e finanziamenti politici per migliorare l’assistenza infermieristica e investire sulla figura. Fra le nostre richieste, più servizi guidati da che consentano agli infermieri di lavorare al massimo delle loro potenzialità, più infermieri specializzati centrali per l’assistenza sanitaria di base, fornendo servizi e supervisionando gli altri operatori della comunità. Ruolo importante, decisivo nella promozione della salute e nella prevenzione delle malattie, perchè investire nella leadership infermieristica è un vantaggio per tutti e non lo diciamo noi (cosa che sarebbe scontata) ma l’OMS (WHO).
Sottoscriviamo inoltre, in pieno, la richiesta della Presidente nazionale della Federazione Ordine Infermieri (FNOPI), Barbara Mangiacavalli: in particolare un‘area contrattuale infermieristica che riconosca peculiarità e competenza ormai evidenti, tipiche di una categoria che rappresenta oltre il 41% delle forze del Servizio sanitario nazionale ed il 61% degli organici delle professioni sanitarie; serve oggi sul piano contrattuale una indennità infermieristica che sia parte del trattamento economico fondamentale, non una “una tantum”, e riconosca e valorizzi sul piano economico le profonde differenze rispetto alle altre professioni, sempre esistite, ma rese evidenti proprio da Covid-19. E questo, vale sia per la Sanità pubblica del SSN, sia per quella privata.
Questo il nostro pensiero sulla Giornata internazionale dell’Infermiere del 2020, con un ricordo molto intenso per tutte le Vittime del Covid_19: rivolto ai cittadini e alle famiglie colpite da lutti e, oggi in particolare, un ricordo per i sanitari (molti i nostri Colleghi) che sono morti in questa drammatica esperienza.
(Grazie ad Andrea Di Cesare per la consulenza grafica dell’immagine di questo articolo)