LA ‘’BUONA IGIENE AMMINISTRATIVA’’ NEI CONFRONTI DELL’ENTE ORDINE

Periodicamente facciamo questa comunicazione, perché evidentemente il concetto ha sempre la necessità di essere richiamato: ed il nostro consiglio, il nostro appello è esclusivamente a favore degli iscritti, perché non seguire queste semplici indicazioni in qualche caso ha creato grossi problemi.

Se infatti non si è ‘’reperibili’’ ad un indirizzo, non arriveranno le comunicazioni, le tasse ed i solleciti per mettersi in regola se qualcosa non va; e quindi – giunti a un certo punto- si rischia la cancellazione, e questo crea grandi problemi non all’OPI, ma all’infermiere coinvolto.

SE SI CAMBIA RESIDENZA, la nuova residenza va comunicata all’Ordine!

Infatti, se il cambio lo avete comunicato al datore di lavoro, non può bastare: non è assolutamente previsto che questi avverta l’OPI!

SE SI CAMBIA LA PEC, la modifica va comunicata all’OPI, perché sia possibile aggiornare l’albo nazionale.

La PEC va ”gestita” con attenzione! Perchè non solo noi vi inviamo comunicazioni istituzionali (convocazione assemblea ordinaria, elettiva, ecc) e altre urgenti sulla PEC (in caso di morosità, ad esempio), ma vi possono contattare da qualunque altra istituzione, in quanto -quando comunicate la PEC- questa (per effetto della Legge 120/20, non perchè ”ci piace a noi”!) va inserita in un data base nazionale (sistema INI-PEC, indice nazionale degli indirizzi PEC) e dunque, ad esempio, un Comune vi invierà su quella casella di Posta Elettronica Certificata la multa per un autovelox: se non la aprite perchè non ve ne curate, se lasciate scadere la password ”… tanto è lo stesso, io non la uso mai…” la multa risulta comunque consegnata, e col passare dei mesi la cifra sale a livelli stellari: forse non lo si è capito, ma questa legge serve per rendere tutti noi cittadini iscritti ad un qualunque Ordine molto più…rintracciabili, almeno in teoria; non è certo una cosa esclusiva con l’Ordine cui si appartiene, nè la questione è nata dalla volontà di chi è negli Ordini.

E’ sempre utile dire dove state lavorando, perchè questo favorisce la vostra ”rintracciabilità”. Ricordiamo che la legge 3/2018 infatti, oltre alla morosità, indica anche la ”irreperibilità” come causa di cancellazione: per capirci, se non abbiamo la possibilità di contattare un collega perchè non ritira la posta, e non ha la PEC attiva, prima di procedere con la cancellazione noi lo andremo a cercare sul luogo di lavoro: ma se non sappiamo neppure dove lavora, come facciamo a trovarlo?

SUL NOSTRO SITO (questo, in home page) trovate tutto quello che serve per comunicare un cambio di indirizzo, e per richiedere la nostra PEC; trovate come pagare le tasse annuali anche senza avere ricevuto a casa la comunicazione con le indicazioni, o se l’avete smarrita; ed anche i moduli per chiedere la cancellazione in caso di cessata attività o trasferimento all’estero; anche la cancellazione per pensionamento, infatti, non è automatica: negli Ordini si fa una domanda per essere ammessi, ed una per uscire, come ricorda con semplicità l’ultima delle leggi dedicate (la numero 3 del 2018).

NOI RESTIAMO A DISPOSIZIONE per ogni ulteriore dubbio, o informazione, sulla mail segreteria@opi.laspezia.it : a proposito, come si vede indicato con chiarezza sul sito, se scrivete a questa casella, usate una casella mail ‘’standard’’, normale, cioè NON PEC.

Se invece volete usare la vostra PEC (da preferire per le comunicazioni formali), dovete scrivere, in questo caso, alla nostra PEC: laspezia@cert.ordine-opi.it , questo lo chiediamo per avere certezza di poter leggere completamente quanto invierete alla nostra attenzione.

Grazie a tutti: forse non appare subito chiaro, ma questa comunicazione è fatta esclusivamente nell’interesse degli iscritti (testo a cura di Francesco Falli)

(La foto di Portovenere- con la chiesa di San Pietro, anno di consacrazione 1198, vista dalla Isola Palmaria- è un semplice omaggio al nostro stupendo territorio, e non è legata al contenuto dell’articolo…)