ATTENZIONE AL DEBITO FORMATIVO ECM DAL 2023: E’ IMPORTANTE!

Ecco quanto serve sapere in materia di crediti ECM, a seguito delle innovazioni normative introdotte dal DL 152 del 6 novembre 2021:

”Al fine di attuare le azioni previste dalla missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), relative al potenziamento e allo sviluppo delle competenze tecniche, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario, a decorrere dal triennio formativo 2023-2025, l’efficacia delle polizze assicurative di cui all’articolo 10 della legge 8 marzo 2017, n. 24, è condizionata all’assolvimento in misura non inferiore al 70 per cento dell’obbligo formativo individuale dell’ultimo...”

Traduzione: se uno è in turno e un malato cade dal letto, trauma cranico grave e morte (scenario già accaduto, purtroppo), può arrivare (…ed in effetti arriva quasi sempre, in questi casi) un avviso di garanzia.

Se il collega non ha una polizza di responsbilità professionale, è un bel problema.

Ma se ha una polizza di responsabilità professionale, la stessa non coprirà l’incidente se il professionista non ha effettuato l’adempimento del debito formativo nella misura pari al 70%.

Commenti e nostri interventi: la Legge 229 del 1999 sulla formazione continua in Italia per i professionisti sanitari ha luci e ombre e, ad esempio, un aspetto poco praticato è quello della effettiva valutazione dell’evento; se era di qualità, o meno; eccetera.

Un altro aspetto un pò discutibile – è un esempio- è che il debito formativo di chi lavora in geriatria o in RSA viene considerato assolto anche partecipando ad eventi sull’allattamento al seno, o l’esatto contrario.

Però è così, e non c’è molto da fare.

Quindi, opinioni e punti di vista li mettiamo da parte, e cerchiamo concretamente di aiutare i colleghi su questo punto critico: a partire dal 1/1/2023 il nostro caldo suggerimento è di fare veramente attenzione al percorso in crediti.

Un concetto (quello dell’obbligo formativo) che ancora oggi è poco chiaro, perfino ai più giovani e perfino per gli aspetti positivi: in un recente incontro in sede con chi sta facendo il concorso regionale è emerso che non tutti sanno che gli ECM effettuati fanno muovere la graduatoria, insieme alla anzianità di servizio: ovviamente, se vengono dichiarati.

Oggi la situazione in Co.Ge.A.P.S. è migliorata sul piano tecnologico; i crediti arrivano sulla scheda personale del professionista molto più in fretta che in passato, una volta comunicati dai provider.

E si può, scaricando una App (appunto, scaricando ”COGEAPS” nell’elenco delle App disponibili) monitorizzare la situazione.

ATTENZIONE: nella app si entra con Spid, e qui secondo noi ci saranno enormi difficoltà per non pochi colleghi che, in questi mesi lo abbiamo visto concretamente, sono in estrema difficoltà nel percorso di attivazione della PEC, ma anche in crisi tecnica nel rispondere ad una semplice mail, o nella azione di cliccare su un link, nel testo della mail stessa.

Non lo diciamo con supponenza, chiariamolo subito: lo abbiamo visto e constatato nelle procedure di apertura delle PEC offerte dal nostro Ordine: ed è un fatto reale, e qui noi stiamo solo offrendo una mano.

Tutti coloro che da soli non riusciranno a capire ”a che punto sono” con il loro debito ECM, SOLO AL VENERDì DEI GIORNI DI APERTURA – CHE SONO DUE AL MESE, il secondo ed il quarto del calendario- potranno venire fisicamente in sede, e controllare insieme a noi la loro situazione: questo a partire dal mese di Settembre.

Vi raccomandiamo di non venire in altre giornate per questi controlli.

Per il resto, continua come sempre la nostra OFFERTA FORMATIVA ECM GRATUITA sia in presenza sia su Piattaforma virtuale, alla quale si accede dal sito; ci sono da qui a fine anno tre eventi attivi e altri eventi sono offerti dal portale della FNOPI, che in Marzo, con la compilazione del dossier formativo di gruppo, ha permesso ad ogni iscritto di avere 30 (trenta) crediti di ”sconto” sul proprio debito triennale: non è poco.

https://www.fnopi.it/2022/03/24/dossier-ecm-gruppo-fnopi/

Tutti i costi relativi (imponenti) di questi corsi, delle tasse previste dal sistema, degli spostamenti dei docenti (per quelli residenziali) e le varie competenze previste sono alimentati SOLO con le tasse di tutti noi iscritti e -ancora una volta- vi raccomandiamo puntualità nei pagamenti; non è vero che si può pagare ”fino a fine anno”, come ogni tanto sentiamo dire da qualche espertone, perchè le bollette e le scadenze ci sono dal 1 gennaio di ogni anno, e quindi se la tassa scade il 28 febbraio evidentemente va pagata ”entro breve tempo” da quella scadenza: siamo a fine luglio…oltretutto, se il nostro ente esattore vi invia un sollecito, la cosa comporta nuovi costi per l’iscritto ritardatario…(dunque, ritardare il pagamento dovuto non sembra una cosa molto furba).