COME GIÀ EVIDENZIATO ANNI FA NELLE REALTÀ FRIULANE di Latisana e Palmanova, ecco un ulteriore dato che evidenzia con chiarissima forza il risultato, atteso, della efficacia degli #infermieri di Famiglia e Comunità.

Molti accessi in ospedale sono impropri e possono essere gestiti in alternativa a casa del paziente: naturalmente serve una rete organizzata, come la esperienza di Mantova qua conferma, senza alcun tema di smentita.
Inutile continuare a studiare strategie per  i Pronto Soccorsi nazionali, che dovrebbero certamente essere sempre sostenuti e governati al massimo per accogliere (come era un tempo) i casi d’urgenza, e non i dolori cronici da lombosciatalgia da sei mesi (non di rado, viste le lunghe attese, sono anche coloro più predisposti di altri a lamentele e aggressioni…ma le attese, in questi casi, sono inevitabili!)

Se riusciremo a impedire che i tanti casi impropri accedano ai PS, offrendo una valida alternativa (vedi articolo) ecco la svolta vera sulla questione acutissima delle strutture di PS italiane.

Mentre le resistenze in essere, sullo sviluppo serio ed articolato di questo fronte organizzativo (quello degli Infermieri di Famiglia e di Comunità) sono assurde ed incomprensibili e fanno male ai cittadini, colpendoli due volte: impedendo cure domiciliari di livello, durature nel tempo; e sprecando i denari pubblici, ossia quelli di tutti noi contribuenti.