GLI INSEGNAMENTI DI RADIO GLOBO

La storia, fra gli infermieri d’Italia, è conosciuta. Il riferimento è alla vicenda di RadioGlobo, una radio romana che è diventata molto nota a tanti fra i colleghi italiani, per effetto dell’indignazione suscitata da insistite, assurde dichiarazioni, fatte proprio per creare fastidio ad una intera categoria.
Il programma in questione, ”The morning show”, ha la caratteristica di una spiccata irriverenza dove è possibile dire di tutto, in sintesi (secondo quanto leggiamo sul sito della radio stessa, considerando che prima di questa faccenda questa emittente non la abbiamo mai ascoltata).
Non torneremo nè sul programma, nè sulla storia di offese all’intero corpo professionale, offese poi ”sanate” da un comunicato ufficiale di scuse e , a quanto pare, anche dalla sospensione del conduttore dal palinsesto della radio.
Così come non ha molto senso domandarci quanto ci sia di ”voluto”, in queste ricerche di audience fatte ”ad ogni costo”, secondo il vecchio concetto del ”non importa come, purchè se ne parli”: ed infatti, il numero degli accessi al sito web ed ai social della emittente si sono improvvisamente elevati a cifre mai viste, segno di un qualcosa di probabilmente pianificato.

Ma questo a noi importa poco; questo piccolo contributo che state leggendo è fatto solo per invitare ad una riflessione interna.
Chi scrive queste parole ha molti anni di militanza professionale alle spalle, dove molteplici sono stati i ruoli ricoperti. Questa è una situazione di ”obiettivo raggiunto”, di successo: la reazione della professione è stata ottima e sinergica, sia a livello istituzionale (con un immediato comunicato della Federazione, la FNOPI) sia a livello di varie forme associative, sia dei singoli professionisti: oltre alle ulteriori, annunciate azioni a tutela.

Come già accaduto in altre circostanze, su questioni minime e relative, magari, a una realtà lavorativa, o su faccende un pò più impegnative, i risultati si sono avuti soltanto quando la professione ha dimostrato UNIONE.
Troppe sono invece le situazioni di conflitto, tensione, divisione; alcune favorite, foraggiate dall’esterno: altre invece del tutto spontanee, originate all’interno della nostra ”famiglia professionale”.

E’ normale e naturale che ci sia confronto e dibattito, ma non dovremmo mai dimenticare che i risultati si ottengono solo con l’unione…però questo non è un rimprovero, o una lamentazione: vuole essere solo una riflessione, ed un semplice spunto per ricordare che al traguardo di un completo riconoscimento si arriva pedalando tutti più o meno coesi, cercando di ”fare squadra”.