Sono anni che spieghiamo, certamente non da soli ma con molti altri, che il rapporto nazionale fra numero di Infermieri ed abitanti è decisamente fra i più bassi in Europa: lo ricorda anche la FNOPI nell’editoriale del 10 Dicembre 2020, dopo avere molte volte in passato segnalato il problema, oggi evidenziato sempre più dal Covid19. Qui l’articolo della Federazione:

www.fnopi.it/2020/12/10/recovery-plan-ritorno-al-passato/

A livello spezzino la crisi di risorse a disposizione è evidenziata dal tempo di inserimento nel mondo del lavoro dei laureati dell’11 Novembre, iscritti al nostro Ordine il giorno seguente ed entrati in servizio il 13: erano diciassette colleghi, ne sarebbero serviti il triplo; in particolare la crisi è evidentissima nella Sanità privata dove, per molti motivi, si è arrivati ad avere un numero di Infermieri davvero bassissimo in alcune strutture della nostra Provincia: non era mai accaduto che fosse necessario inviare sostegno tecnico, ad esempio per la somministrazione dei farmaci,da dipendenti ASL in emergenza.

Qui la proposta che ha avanzato il presidente Francesco Falli, utile per superare in qualche modo la crisi del momento e ben vista anche dal responsabile territoriale della associazione dei direttori di struttura, Roberto Mascolo: ma quello che lascia sconcertati è che anni ed anni di segnalazioni non sono state sufficienti a superare il fenomeno che evidentemente, non è solo locale, ma nazionale. E, a questo punto, serve metterci mano in modo ragionato e serio, strutturale, coinvolgendo gli addetti ai lavori esperti.

www.lanazione.it/la-spezia/cronaca/le-rsa-in-crisi-per-la-fuga-degli-infermieri-1.5790150