…ed oggi appare come la conclusione della sommatoria di più fenomeni, che purtroppo insistono da tanto tempo.
La Sanità territoriale, la medicina di iniziativa e del territorio, il ruolo odierno dei MMG, e la rarissima presenza di Infermieri di Famiglia hanno un peso molto importante in tutto questo (a conferma: i dati di ASST Mantova dicono che, con l’arrivo dell’Infermiere di Famiglia,in quella Azienda Sanitaria si sono ridotti di percentuali elevatissime i ricoveri impropri).
Naturalmente insistono sul totale anche la cultura della salute, che vede non di rado alcuni cittadini rivolgersi al PS anche senza condizioni di reale emergenza (cosa che appare scontata in assenza di alternative e in pressochè totale mancanza di educazione sanitaria attiva); incide infine, e non poco, anche la carenza di personale in queste strutture dove, purtroppo, non è più attrattiva come un tempo la scelta di esercitare la professione di medico od infermiere.
Intanto, studi sempre più precisi ci descrivono le conseguenze di una permanenza in un PS non seguita da rapido ricovero; ecco il link ad una ricerca francese molto significativa: https://sante.sorbonne-universite.fr/en/presse/no-bed-night-study-night-spent-stretcher-emergency-room-increases-risk-hospital-mortality