Nel momento del massimo sconvolgimento della vita quotidiana , sociale, professionale ed anche familiare di ogni italiano, nei confronti delle principali professioni ”in prima linea” sul fronte della lotta al Covid19 sono state fatte molte promesse.

Promesse frutto di un generale coinvolgimento emotivo verso professionisti che, come ogni altro giorno della loro esperienza di vita professionale, stavano dando dimostrazione di competenza. E così, sul ”campo”, nei luoghi di lavoro, sono realmente arrivate offerte, regali, cose concrete direttamente ai sanitari, ed anche e soprattutto agli infermieri,dalla gente comune e dalle industrie, da grandi brand, da piccole e  medie imprese, da commercianti -magari costretti a chiudere nel periodo di lockdown, ma che regalavano i loro prodotti…- abbiamo avuto anche noi, come Ordine, un ruolo di distributori di questi doni preziosi, che ci sono stati consegnati da generosi amici della categoria.

Invece, dei vari bonus economici promessi sia a livello centrale sia a livello regionale, al momento (fine maggio) non abbiamo visto nulla, ad eccezione dei 100 euro nella busta paga di Marzo; cifra peraltro sottoposta a varie ”riduzioni” in quanto correlata al numero delle presenze (cosa concettualmente giusta: ma che ha finito per agire come una penalità, su chi ha un modello orario da turnista).

Chiariamo anche che la professione, la categoria, in realtà preferirebbe (stando alla logica, che è anche quanto viene espresso sui social, per esempio) vedere nuove e più adeguate retribuzioni ”a regime contrattuale”, piuttosto che elargizioni ”una tantum”. Ora, considerato che nessuno li ha chiesti, ma che tali bonus sono stati pomposamente ”annunciati”, si resta perplessi per questa ”pausa” : sia nei contenuti normativi dell’ultimo Decreto, sia nelle varie determine che potrebbero essere decise a livello delle Regioni, ed anche delle singole realtà aziendali.

Anche di questo ha parlato il nostro Vicepresidente in videoconferenza, rispondendo alle domande dei Consiglieri Comunali della Spezia, nell’ambito delle interrogazioni agli Ordini professionali sull’emergenza Covid19 nel territorio spezzino, che sono state fatte nei giorni scorsi. Alleghiamo un resoconto, ricordando che la presenza del nostro Vice si è resa necessaria, come da norma ordinistica, vista la impossibilità ad una partecipazione completamente informata sui quesiti del Presidente, che lavora da anni in altra Regione.

https://www.gazzettadellaspezia.it/cronaca/item/112006-altro-che-eroi-l-indennita-degli-infermieri-e-di-4-13-euro-lordi-al-giorno