Nessun aumento su tassa 2024 e scadenza prorogata a fine Marzo

TASSA 2024

Nonostante aumenti tutto, tranne le retribuzioni (…) ed i costi di gestione siano sempre in salita (anche in modalità del tutto inattesa: vedi i nuovi, importanti problemi condominiali presso la nostra sede) la tassa 2024 NON aumenta e resta di 80,00 euro.

Confermiamo e manteniamo i servizi già in essere da anni: tra questi ricordiamo, per chi lo desidera, la nostra formazione ECM gratuita per gli iscritti, ed in grado di assolvere il debito del professionista; per chi lo desidera, la PEC è rilasciata dal nostro Ordine su domanda; e sono sempre attive consulenze su varie tematiche.

Periodicamente, offriamo borse di studio agli iscritti con bandi dedicati, cercando di rendere l’appartenenza motivo di interesse.

ATTENZIONE, LA SCADENZA REALE NON E’ QUELLA DEL 29/2 INDICATA SUL BOLLETTINO, ma – a causa di ritardi tecnici nella elaborazione dei vari passaggi – è spostata al 31/3/2024, visto che molti riceveranno il bollettino solo in prossimità della scadenza originaria.

Grazie a tutti.

Riparte la nostra formazione ECM gratuita, residenziale e FAD

Ed eccoci qua: come avviene da anni, riparte anche in questo 2024 la nostra formazione ECM che, come provider standard nazionale, possiamo produrre e offrire ai colleghi con la frequenza richiesta e con le diverse modalità: ieri, in sede, siamo stati coinvolti nella bella docenza del collega pugliese Daniele Polignano, che ci ha offerto una formazione sul significato e sul valore – per un sanitario- della Lingua dei segni.

Di fatto, Daniele è un ”infermiere interprete” e questo evento ci ha aiutato a ricordare e riconoscere le fragilità della comunicazione in settori così particolari.

Con il prossimo 10 febbraio apre – e resta attivo fino al 30 giugno- l’evento FAD destinato ai temi della Radioprotezione, pensato proprio per poter soddisfare quel 10% di debito formativo che ogni professionista sanitario deve assolvere -nel corso del triennio- con eventi che abbiano, come obiettivo, il n°27 di Agenas (appunto, la ”Radioprotezione”).

Cercheremo di fare del nostro meglio anche quest’anno per concorrere alla certificabilità dei nostri iscritti, invitandoli naturalmente a seguire anche altri eventi (come quelli aziendali, o quelli FAD di FNOPI disponibili in Rete) e a scoprire, sul nostro Canale YouTube, come ottenere crediti e sconti anche con modalità diverse dalla semplice partecipazione ad eventi, ad esempio con la autoformazione.

Inoltre confermiamo che se avete bisogno di ”navigare” dentro Co.Ge.A.P.S., cioè l’anagrafe e banca dati per i professionisti sanitari dei crediti effettuati, vi possiamo aiutare -se non riuscite ad accedere o se avete altre criticità tecniche ed operative-  …vi basta prendere, naturalmente, un appuntamento in sede da noi.

https://gazzettadellaspezia.com/comunicati/item/150406-corso-sulla-lingua-dei-segni-organizzato-dall-opi

https://www.liguria24.it/2024/02/01/come-approcciare-pazienti-con-sordita-corso-di-formazione-per-gli-infermieri-spezzini/397989/

 

Il ”potere” ed il valore dell’infermiere esperto: le stomaterapiste spezzine

PREMESSA NECESSARIA:
sul sito Cittadellaspezia.com compare la notizia, il 26 Gennaio, di una donazione che un paziente effettua a favore della divisione di chirurgia dell’ospedale spezzino: in particolare, nella descrizione della notizia- ma soprattutto nei commenti che via social arrivano dai cittadini- si comprende che questa donazione riguarda in particolare le attività dell’Ambulatorio di Stomaterapia.
I commenti nei confronti della Sanità locale non sono sempre tutti positivi, talvolta anche su iniziative interessanti c’è sempre chi polemizza, e il clima che incombe, di norma, in queste circostanze risente da ormai troppi anni del ritardo, a questo punto veramente pesante, della costruzione del nuovo ospedale.
I cittadini, insomma, non risparmiano i commenti di critica, talvolta anche molto marcata.
Questa premessa serve per dare ancor piu peso al fatto che, in questo caso e in questo frangente, i commenti sono stati – invece- tutti di elogio verso due colleghe, due nostre iscritte che svolgono da un pò di tempo il ruolo di Infermiere Stomaterapiste in ASL 5 Liguria (si occupano di pazienti portatori di stomia da anni, ma finalmente da qualche tempo si sono ”staccate” dai precedenti impegni professionali, e ora sono dedicate solo a questo, con ricadute assolutamente valide sulle attività).
Sono DECENNI che spingiamo perché il “valore” delle specializzazioni, delle competenze avanzate, delle “capacità ” reali siano riconosciute ANCHE agli Infermieri.
Decenni.
Che poi, non è solo una “roba nostra” : ma è qualcosa che “fa bene” all’assistito.
Settore “classico” -sotto questo aspetto – è proprio la cura del portatore di stomia, e questo episodio lo dimostra (non c’era bisogno, naturalmente, di questa ulteriore esperienza ma, come dire: ci piace che insieme a noi siano anche i cittadini a rimarcare quello che ripetiamo- appunto- da tanto , tanto tempo!)
Su questo spazio social, i commenti di chi conosce le colleghe perchè è assistito da loro sono univoci e positivi; e sono testimonianze precise di chi, da questa attività, trova sostegno, conforto, ritorno alla massima autonomia possibile, riceve qualificata educazione sanitaria ed indicazioni costanti: SONO DECINE di conferme, e dimostrazioni da parte degli assistiti ( i piu titolati a dirlo!) a favore della professionalità di Vanessa Salesiani e di Ornella Resico.
La conferma – cioè- del “valore” e delle potenzialità di infermieri esperti, SPECIALISTI in un determinato contesto, o settore.
Ecco un qualunque messaggio, uno a caso:
….
Le infermiere dell’ambulatorio stomizzati sono davvero un faro per tutti i loro pazienti, grazie mille Ornella e Vanessa sempre gentili disponibili e professionali…
….
Che cosa dire?
Complimenti vivissimi.
BRAVE.

L’ora di medicina – Il podcast dedicato all’educazione sanitaria

Paolo Sarteschi è un collega che ha deciso di trasformare in concreto la parte che il ”profilo” (DM 739 del 1994) attribuisce a noi Infermieri, in relazione alla educazione sanitaria. In un Paese dove non la fa ormai quasi più nessuno, Paolo si è inventato una bella cosa che fa bene a tutti, in ogni senso, compresa questa categoria professionale, a nostro modesto avviso…per ascoltare tutte le sue puntate, vecchie e nuove, basta CLICCARE QUI…per vederle, basta CLICCARE QUI.

Ciao! …e COMPLIMENTI!!!

Il problema ”italiano” degli appalti in Sanità

Vorremmo cogliere l’occasione data dalle recenti notizie di cronaca locale, riguardanti i problemi legati alla distribuzione di farmaci e di presìdi sanitari in ASL 5, per rimarcare un aspetto critico che è iniziato con il concetto stesso di ‘’aziendalizzazione’’ della nostra Sanità nazionale.

Un problema quindi – ovviamente…-non solo spezzino, ma che oggi è esteso all’intera impostazione del nostro SSN.

Si tratta, in buona sostanza, della complicata, e spesso impossibile, ricerca di un equilibrio fra costi e qualità dei servizi dati in appalto, che possono riguardare molti dei settori che insistono nella Sanità non solo locale, ma – appunto- nazionale.

Quando una Azienda Sanitaria propone un bando, ad esempio, sulle pulizie o, come è stato qui il caso, sul servizio di distribuzione di un prodotto farmaceutico, le ditte che partecipano cercano di suscitare l’interesse degli amministrativi delle Aziende sanitarie con offerte economiche ‘’molto economiche’’, e questo anche perché esistono bandi dove il costo (quindi, l’offerta economica dei partecipanti) diventa un fattore decisivo, o almeno ‘’molto importante’’ per stabilire la graduatoria di merito.

Non è raro il concetto di bandi che vedono vincitore chi costerà di meno a quella azienda: il problema -come detto- non è locale, ma nazionale, ed è uno dei segni distorsivi che affliggono il nostro SSN, nella Sanità Pubblica ma naturalmente anche nella Sanità Privata (strutture in convenzione, ecc).

Infatti, dopo l’assegnazione dell’appalto è ovvio che, se la ditta che vince il bando si ‘’accontenta’’ di poche entrate, non potrà erogare servizi di elevata qualità come, invece, nel settore della Sanità sono doverosi e necessari: non potrà disporre, per portare il più banale degli esempi, del sostituto di un dipendente malato perché ciò ha un costo (l’esempio è generico, e non è riferito al caso locale, ma rende l’idea delle difficoltà pratiche, sul campo della operatività, di queste procedure).

Difficoltà che hanno, poi, ricadute inevitabili sulla qualità e sulla sicurezza delle cure prestate.

Un settore dove molte strutture sanitarie nazionali sono in difficoltà è quello delle pulizie: su questo punto non è possibile pensare solo ai risparmi, visto che le strutture sanitarie hanno la obbligata necessità di essere pulite, e quindi sicure per i loro ospiti: non si deve, in questo ambito, ragionare solo in termini di costi; certo vanno evitati gli sprechi, ma un risparmio di ‘’CENTO’’ su pulizie, sanificazioni, interventi igienici potrebbe anche causare (se nascono difficoltà da eventuali tagli e risparmi d’intervento) un danno di ‘’MILLE’’, per non parlare degli aspetti medico legali, e delle richieste di rivalsa, che non sono certo rare nel settore sanitario nazionale: anzi.

Purtroppo, nel settore degli appalti pubblici le stesse Aziende hanno in parte ‘’le mani legate’’, poiché non viene riservata nessuna particolare peculiarità alle strutture sanitarie, cosa che invece avviene per i contratti di appalto di settori quali la Difesa, ed i Beni Culturali.

E meno male, come si è raccontato tante volte, che con la pandemia avremmo finalmente e compiutamente riconosciuto il ‘’valore strategico del settore sanitario’’.

Per rendercene conto, basta vedere come viene affrontata la questione infermieristica nazionale (meno 70mila professionisti, fonte FNOPI), una figura che- al di là del punto di vista interessato, naturalmente, di questo OPI- è strategica per l’intera filiera di cura e assistenza-  e così comprendere le crescenti difficoltà del nostro zoppicante SSN.

 

La crisi dei Pronto Soccorso in Italia vede concause importanti…

…ed oggi appare come la conclusione della sommatoria di più fenomeni, che purtroppo insistono da tanto tempo.

La Sanità territoriale, la medicina di iniziativa e del territorio, il ruolo odierno dei MMG, e la rarissima presenza di Infermieri di Famiglia hanno un peso molto importante in tutto questo (a conferma: i dati di ASST Mantova dicono che, con l’arrivo dell’Infermiere di Famiglia,in quella Azienda Sanitaria si sono ridotti di percentuali elevatissime i ricoveri impropri).

Naturalmente insistono sul totale anche la cultura della salute, che vede non di rado alcuni cittadini rivolgersi al PS anche senza condizioni di reale emergenza (cosa che appare scontata in assenza di alternative e in pressochè totale mancanza di educazione sanitaria attiva); incide infine, e non poco, anche la carenza di personale in queste strutture dove, purtroppo, non è più attrattiva come un tempo la scelta di esercitare la professione di medico od infermiere.

Intanto, studi sempre più precisi ci descrivono le conseguenze di una permanenza in un PS non seguita da rapido ricovero; ecco il link ad una ricerca francese molto significativa: https://sante.sorbonne-universite.fr/en/presse/no-bed-night-study-night-spent-stretcher-emergency-room-increases-risk-hospital-mortality

 

 

Virus respiratori

Particolarmente aumentati nelle scorse settimane, ricordiamo la attuale insistenza di queste patologie virali, riassunte con il termine di ”TRIPLEDEMIA”, e con un particolare riferimento a:

– Influenza stagionale
– Virus respiratorio sinciziale (VRS)
– Covid-19
Particolarmente preoccupanti nei bambini di pochi mesi, negli anziani e nelle persone con immunodepressione, categorie più fragili per definizione.
COME RIDURRE IL RISCHIO DI AMMALARSI?
Anche se naturalmente queste indicazioni non assicurano il 100% di successo, si raccomanda di:
a) ridurre i contatti e evitare rapporti con persone che manifestano segni di infezione respiratoria
b) evitare luoghi affollati
c) evitare baci ed abbracci in questo periodo difficile sul piano ”infettivo”
d) ambiente SENZA FUMO in presenza di questi soggetti fragili: è da evitare naturalmente non solo il fumo passivo, ma anche quello di ”terza mano”
e) istruire familiari e caregiver su norme di igiene respiratoria

I nostri Auguri di ”politica professionale” e buona salute (l’editoriale di Natale…)

COME OGNI ANNO formuliamo sulla stampa del nostro territorio gli auguri ai cittadini, evidenziando alcuni degli aspetti che sarebbe bene fossero, se non risolti ( a volte è pura utopia), almeno affrontati con attenzione vera.
Poi, lo spazio sui giornali è quello che è, e per questo si toccano solo alcuni punti, ma sappiamo bene tutti che ci sono molte ”questioni aperte” intorno alla Sanità italiana e alla professione infermieristica che ne è attore principale.
I temi ( generali) qui ricordati sono la carenza di incentivi alla scelta di essere infermiere oggi in Italia, e la pressoché totale assenza, sul territorio nazionale (rare eccezioni a parte, qua e là nel Paese) della VERA applicazione della legge 77: cioè gli infermieri di Famiglia e Comunità A CASA dei più fragili, 365 giorni/anno.
Altrimenti, va benissimo incentivare gli ambulatori aperti al pubblico sui territori disagiati (magari, più di qualche ora a settimana…) ma, o si prende in carico il malato fragile – che all’ambulatorio non può andare- oppure i cosidetti ricoveri impropri non caleranno mai, eccetera.
Detto ciò, ovviamente – su quelli che sono gli aspetti prevalentemente locali- il 2024 dovrà vedere la partenza effettiva del costruendo (dal 1990!) nuovo ospedale spezzino.
Ospedale che costituisce un aspetto fondamentale, a questo punto non più rinviabile: una città di quasi 100mila abitanti, investita negli ultimi anni (e questo è un bene) da flussi turistici piuttosto significativi (navi da crociera internazionali, hub per accesso a Cinque terre, ecc) non può più restare legata alla architettonica del progetto dell’attuale ospedale S. Andrea: un progetto che fu all’epoca innovativo, ma che risale al 1898…
Auguri a tutti noi, di cuore.

OPI – Ordine Professioni Infermieristiche La Spezia

Ente di diritto pubblico non economico, organo sussidiario dello Stato (L. 3/2018)

Aperto al pubblico:

PRIMO Mercoledì del mese, ore 08.30-12.30
TUTTI i Giovedì del mese, ore 15.00-18.00

CHIUSO se questi giorni sono prefestivi e festivi
CHIUSO nei giorni della fiera di S.Giuseppe a Marzo
CHIUSO dal 1 al 20 Agosto

Possibilità di concordare incontri in altri giorni, solo tramite richiesta all’Indirizzo Email: segreteria@opi.laspezia.it


Recapiti:

Telefono: 0187 575177
Solo VERE URGENZE: 3516613426 (dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00-13.00)

Indirizzo Email: segreteria@opi.laspezia.it
Indirizzo Email PEC: laspezia@cert.ordine-opi.it

ATTENZIONE, NON INVIARE “PEC” ALL’ INDIRIZZO DI POSTA ”NORMALE”: NON E’ POSSIBILE LEGGERLE CORRETTAMENTE E NON HANNO VALORE LEGALE. Se si vuole inviare una PEC, si deve scrivere all’indirizzo di PEC: grazie!

Indirizzo Uffici: Via P.E. Taviani 52, traversa di Via Fontevivo (La Spezia)

PER INVIARE RACCOMANDATE/PACCHI/POSTA TRACCIATA, scrivere al seguente indirizzo: “Per OPI LA SPEZIA, presso AUTUM Srl, Via Carpenino 43 – 19121 La Spezia”


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